martedì 22 ottobre 2013

Cronache da Galatina: che strano effetto che fa, torna An sui muri della città...



Pierantonio De Matteis

Lo confesso. Fa uno strano effetto vedere quel simbolo affisso sui muri della mia Città. E fa uno strano effetto non tanto perché per la prima volta da non so quanto tempo quel manifesto non è stata preceduto da un bollettino da me stesso portato all’ufficio affissioni. Non è il fatto che qualcun altro abbia affisso quei manifesti a determinarmi questa strana sensazione. E’ piuttosto la pseudo-pretesa, da parte dell’autore (che poi non è anonimo) di voler “scongelare” un simbolo appartenente al passato, ad una storia chiusa, finita, archiviata. E non scenderò nel dettaglio, non dirò di cose, secondo me, sia finita quella storia, su quali siano le responsabilità e quali i responsabili e non dirò nemmeno se penso sia stata un bene o un male quella fine. E’ solo che è finita, e tocca prenderne atto. Si può analizzare, discutere, accusare anche… ma l’unica cosa che non si può fare è far finta di nulla e mi pare che la richiesta di scongelare il simbolo sia esattamente questo: far finta di nulla. Far finta che questi ultimi cinque anni non ci siano mai stati, che nulla sia successo. 

Prendete Galatina ad esempio. Quella richiesta di scongelamento pretende di far finta che nulla sia successo nella comunità politica di AN. Una comunità che esprimeva un sindaco, due assessori, un presidente del consiglio comunale, cinque consiglieri, 2500 voti (a volte 3000), l’unico vero movimento giovanile cittadino, una credibilità politica certamente sopra la media cittadina. E che oggi ha dato vita ad una diaspora senza precedenti. Chi, rimasto nel partito del padrone, è tornato in consiglio; chi, ribellandosi alle logiche politiche imperanti, è stato sbattuto fuori dai giochi politici; chi, non avendo voce nei partiti, si è dato al civismo; chi del civismo si è già stancato; chi ha cambiato quattro partiti ed è stato anche sindaco di Galatina con pessimi risultati amministrativi; chi ha cercato fortuna altrove vantando una purezza e una credibilità che solo quella passata appartenenza gli attribuivano; chi… chi… chi… E tra tutti loro un velo di recriminazioni, di fraintendimenti, di ambizioni personali che fanno sì che il tutto si giochi sempre senza uno straccio di idea. Ora, immaginate tutta ‘sta gente insieme. Voi ce la vedete? Voi ve la immaginate una riunione con tutti ‘sti galli… con tutte ‘ste primedonne… con tutti ‘sti generali… senza esercito? Lasciate perdere, verrebbe da gridare loro. E’ finita. Stavolta è proprio finita.

Nessun commento:

Posta un commento